20150330

bankrupt design for kids ♥ des papiers peints par des enfants

mi piace iniziare una nuova settimana abbeverando gli occhi nella bellezza della piccole cose!
come al solito, arrivo alla fonte per caso, risalendo le ispirazioni a nuoto e controccorrente.
stamattina, eccoci perciò a Bruxelles, dove il collettivo al femminile BANKRUPT DESIGN, ci racconta il processo creativo.
seguiamo i bambini dalla definizione del  modello, alla stampa artigianale della carta da parati, invidiandoli in ogni secondo di questo meraviglioso workshop ;)
foto e contenuti: www.bankruptdesign.com












20150327

casa&bottega | Michela Picchi


Michela Picchi è una scoperta.

arrivo nella casa-studio di Berlino, grazie ad un articolo di ignant, solo dopo aver aver adorato le sue illustrazioni energetiche; lo scarto tra questi due universi (artistico/domestico) è superaffascinante. 
come scrive nel suo profilo FB, "everything is a visual experimentation for me, and the point is how a perceptual experience is related to visions, and how to transfer it to illustrations. It's a matter of feelings". date un'occhiata ai suoi meravigliosi lavori, ne vale davvero la pena. 
nel frattempo, godiamoci la semplicità accogliente del suo appartamento.













20150323

serendipity!

mi imbatto nella bella casa svedese in vendita da Bolaget, curiosando sul blog di Nines [bien chiné], una tra le mie fonti preferite di ispirazione.
l'edificio del 1861 è "ben conservato, amorevolmente e accuratamente restaurato...sta lì come un tesoro nascosto nel cuore del centro di Lund. Il giardino sul retro è un'oasi d'estate completamente chiusa e quasi segreta, con un vecchio faggio di 150 anni come protagonista".
l'atmosfera rilassante, mescola un'anima classica con spunti contemporanei, soprattutto nel sottotetto, l'angolo più 'easy' della grande casa. enjoy!
















20150319

e tu quanti km percorri, alla scrivania?

nel corso dell'incontro con la redazione di CF [vedi qui] ci viene fornito un formulario relativo alle sedie Varier che testeremo; una delle domande fa riferimento al possibile uso dell'ergonomica meraviglia nella nostra attività professionale.
mai richiesta fu più pertinente.
perchè, sappiatelo, per lavoro io riscaldo la sedia. in senso stretto.
mi occupo delle scartoffie d'ufficio, telefono, scrivo al pc per dovere e, per diletto, allo smartphone (da quando il macBarb è entrato in coma vigile, un mese or sono). 
guido, per spostarmi dalla pace bucolica del mio quartiere al resto del mondo. sempre e comunque col didietro termosaldato alla occasionale seduta.

poi cammino.
muy poco, 4/5 km al dì [parcheggio-ufficio A/R]  nel verde, sul mare.
perchè - come dice molto meglio di me Paul Auster - è con il movimento che si condensano le parole e (aggiungo io), nascono le buone idee, si riordinano i pensieri.
perciò, se non mettessi un piede dietro l'altro, difficilmente qualsiasi ispirazione potrebbe farsi largo nel turbinio della vita ultrasedentaria di tutti i giorni.
moi, divoratrice dei libri di Bruce Chatwin sin dalla più tenera età, nel cv mille viaggi all'inseguimento di un'infame natura inquieta, ormai addomesticata?
chissà... comunque, non è quando provo la Varier che mi piace di più (variable balans con schienale!) che capisco quanto faccia per me. ok, è un pezzo di storia del design ed è comodissima. ma io non sono un miniaturista, nè una restauratrice del Vaticano; potrei accontantentarmi di qualcosa di meno ergonomico. se non fosse che la filosofia di chi l'ha disegnata (Peter Opsvik, ndr) sia esattamente la mia: siamo fatti per camminare.
quando mi dondolo sul mio oggetto del desiderio non c'è più dubbio: sono seduta, mi muovo.

ps, guardate quanto sono poetici ed efficaci gli schizzi dinamici di Opsvik, adoro
ps2, anche all'incontro con CF sono arrivata a piedi :)
ps3, soprattutto, grazie a Camilla - padroncina de latazzinablu - involontaria modella della mia variable balans.







un giovane Opsvik al lavoro


foto: Varier e  Opsvik; schizzi: P. Opsvik

20150313

mi casa es tu casa (FACILE!)

Milano! siamo partiti in due, ma approdo a Chinatown da sola, sulle mie gambe, con lo sguardo perso all'insù, tra palazzetti '900 (?!) e terrazzi in fiore.
eccomi da presso; mi avventuro su per le scale a chiocciola e incontro Lucrezia - ceraunavodka e Giulia - juiceforbreakfast. siamo le prime.
nel giro di qualche minuto gli arrivi non si contano più: la redazione, il direttore, Barbara Pederzini, Enrica Crivello. eppoi, ragazze, donne, facce che ho imparato a conoscere in 2 D ma che dal vivo mi sembrano straordinariamente diverse e ancor più interessanti.
io che pratico l'invisibilità attiva, mi posiziono alla macchinetta del caffè; mi piace questa prospettiva dal basso dove, tra un mignon napoletano (bravi ragazzi! che idea carina) e un deca, mi godo il momento. metterei radici in questo angolo azzurro, con illustrazioni strepitose (la prima cosa che fotografo), un ficus e il sole obliquo che accarezza la schiena.
ma qui si fa sul serio. pochi minuti e siamo già al lavoro, intorno a un tavolo. Giusi ci consegna un attestato di sana e robusta costituzione per le attività di blogging e delle borsine che contengono gadget e sorprese. come una frase, assegnata a caso, ad una vecchia ed una nuova blogger. a me e a Simona - il pampano tocca "plan your blog posts"! [che io declino come plan your life :)].
come promesso, seguono due workshop. perché - questo l'ho capito subito - CF è una rivista pragmatica: qui creatività e concretezza vanno di pari passo. si comincia con la lezione di Enrica sui social media. info, tips e la confortante notizia che qualcuno legga almeno una piccola parte di quello che scrivo :P
quindi, pranzo, chiacchiere e per finire, i consigli di Giandomenico Frassi. un figo! che sono riuscita ad immortalare solo controluce...
ok, "fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore", ma Henri Cartier-Bresson, a differenza del Maestro, non ha considerato la variabile 'mano'. per me, nota realizzatrice di scatti parkinsoniani e sciatti (reperti documentali non allegati), l'adozione del cavalletto potrebbe significare LA SVOLTA. nella foto di gruppo appaio abbracciata all'oggetto del desiderio. nel frattempo, per reportage più accattivanti, utili, e pro, non esitate a visitare i diari online delle super blogger CF style che trovate, in ordine sparso, qui sotto. grazie CASAfacile ed enjoy!

20150305

wannagothere: Paris! Hotel Henriette {the secret rooms}

il titolo è un filino ingannevole :P
la verità è che mi sono innamorata delle atmosfere rive gauche di questo albergo parigino tra le pagine di avenuelifestyle, l'ho ritrovato nelle segnalazioni di Alessia di interiorbreak, e sono subito corsa a curiosare.
non fa meraviglia che queste stanze siano state scelte per realizzare servizi fotografici di riviste patinate come Elle o Grazia (fr).
"Le nouveau boutique-hôtel bohême de Paris", coniuga pezzi contemporanei ad elementi vintage.  
c'è di più, Henriette, oltre a regalarci un carnet di siti selezionati da visitare in città (qui), ci confida le sue "sources d'inspiration": Eames, Raak, Perriand, Maison & Objets, Merci, Les Puces du Design, Au Fil des couleurs, Pierre Frey, Caravane, Conran Shop, Flos, Cassina, Zara Home, Les Puces de Saint-Ouen, Tissus Kvadrat, Patricia Urquiola, Linge Particulier, Stilnovo...
per la prossima fuga a Parigi ho già un indirizzo (romanticissimo!!!) in tasca
nel frattempo... il bagaglio è pronto per avventurarmi a Milano. la giornata di CF si avvicina e sono emozionata come una bambina il giorno della vigilia di Natale!!!
(oltre che assolutamente impreparata. sappiatelo)

9 rue des Gobelins 75013 Paris
hello@hotelhenriette.com
[da 69€]