ho finito il libro di Sorrentino in 48 ore, sonno, pasti e varie inclusi.
piangevo come una scema sulla panchina di lammas land, ma tanto nessuno fa mai caso a niente
e infatti,
mi vesto come una trapezista, ultimamente. e con grande soddisfazione
dopo le lacrime napulitane (ps Sorrentino, il tributo a Gegè è una specie di eutanasia. il lavoro al cesello potevi finirlo un secondo prima...) una bella pasta e patate
come dice Matteo, siamo emigranti
un'altra volta, un capitolo sulle nazionalità/etnie/confessioni religiose attribuite al mio povero bambino, che sta sta diventando razzialmente complessato...
(mamma, meglio che mi chiedano se sono cristiano, non mi offendo. ma uno mi ha detto che sono indiano, non ci credeva che sono italiano. mi è venuto da piangere...)
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