20110424
20110423
al semaforo di coroglio
ingrani la marcia
e scivolare a folle
a non piu' di 12 km/ora
altrimenti
il tempo per la contemplazione
si allarga e si allunga come un elastico spazio-temporale
che non schizza mai indietro
anni fa mi fidanzai,
mentre ero in coda
lui mi scrisse:
"una parte di me è rimasta al semaforo"
io risposi qualcosa di stupido e/o divertente
ora che c'è il corso di musica e il corso in piscina e il corso del corso di corso
ora
passo almeno una volta giorno
esplodono le erbe di verdi brillanti
e i fiori di campo ondeggiano ad ogni raffica
col finestrino aperto, il braccio di fuori, anche la peluria
tributa il ritorno della circolazione atrioventricolare
rossa clorofilla
di fiore selvatico
20110421
back and forward ...
20110414
il retro del mondo
niente asfalto, alla fine
bastava lasciarsi alle spalle una marea vociante
e prendere tutto per il verso giusto
20110409
20110407
l'asfalto di primavera non brucia ancora
le strade intorno a termini hanno assorbito ettolitri di piscio
mi faccio largo tra morti ambulanti, turisti e parassiti al seguito
si spostano
li sposto
come un colpo improvviso di tramontana tesa
ho da percorrere un fracco di chilometri
un'allegra marcia funebre
dalla stazione alla fiera
e poi, eccomi. nel fulgido splendore di un'opera architettonica
che mi interessa quanto le chiese in autostrada
tutto è così curato
peccato
che il solito filo d'erba eroico
provi a fottere la pietra a colpi di umida intraprendenza
silenziosa
mi siedo sul bordo del muretto e i piedi
scalciano pezzi di nero-croccante
delizioso asfalto nuovo
ne raccolgo un po', lo rigiro tra le dita
il trofeo del corsoconcorso
così pulito da meritare un assaggio
è friabile, sotto i denti
come il torrone di natale
trema (roma)
sto tornando
mi faccio largo tra morti ambulanti, turisti e parassiti al seguito
si spostano
li sposto
come un colpo improvviso di tramontana tesa
ho da percorrere un fracco di chilometri
un'allegra marcia funebre
dalla stazione alla fiera
e poi, eccomi. nel fulgido splendore di un'opera architettonica
che mi interessa quanto le chiese in autostrada
tutto è così curato
peccato
che il solito filo d'erba eroico
provi a fottere la pietra a colpi di umida intraprendenza
silenziosa
mi siedo sul bordo del muretto e i piedi
scalciano pezzi di nero-croccante
delizioso asfalto nuovo
ne raccolgo un po', lo rigiro tra le dita
il trofeo del corsoconcorso
così pulito da meritare un assaggio
è friabile, sotto i denti
come il torrone di natale
trema (roma)
sto tornando
20110405
20110401
new!!! my weekly column: 1000 ways to waste time online
ultimamente sogno
di case senza fine
con stanze vuote
e polvere posata su pavimenti antichi e un po' sbrecciati.
mi sveglio con le mani intente a crochettare capolavori di lana e di pazienza che non vedranno mai la luce
ramazzo idee per trasformare il soggiorno in un miracolo di interior design, e nel frattempo, abito in una specie di tendopoli
provo mille strade per evitare di imboccarne una soltanto
occorre un po' di pazienza.
i risultati non tarderanno
la mia testa decanta come l'arredo della casa
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