torno in giappone.
presto.
per la seconda metà di marzo, che potrebbe addirittura coincidere con l’inizio della fioritura.
nel frattempo, incrociamo le dita e facciamo i bagagli con gli occhi: il secondo modo migliore per finire l’anno (il primo resta avere il biglietto in tasca).
eccoci al saruya hostel: come recita il sito, qui si respira a perfect imperfection, an extraordinary normality.
l’ostello fa parte del progetto di rigenerazione urbana di Fujiyoshida, cittadina alle falde del monte Fuji, e occupa una vecchia casa riconvertita.
intorno, la realtà locale diventa un’alternativa poetica all’idea più patinata di bellezza.
integrarsi nel quotidiano, viverlo: ecco ciò che rende questo posto straordinario.
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